🔧 Hosting dedicato 🌏 elenco mondiale

Fondata nel 2002, HostGator è passata da una piccola startup a uno dei nomi più riconoscibili nel settore dell’hosting web, arrivando oggi a supportare oltre 2 milioni di siti web in tutto il mondo. Con uffici ad Austin e Houston, in Texas, e una mascotte simpatica di nome Snappy, HostGator ha costruito un brand basato su una combinazione di competenza tecnica e comunicazione accessibile e orientata al cliente.

L’offerta dell’azienda spazia tra hosting condiviso, VPS, server dedicati, registrazione di domini e, in passato, anche un website builder (ora dismesso a favore di servizi di design professionale). HostGator si propone come soluzione di hosting per principianti e professionisti del web, con infrastrutture scalabili, supporto globale attivo 24/7 e strumenti intuitivi come un cPanel personalizzato.

Sebbene rimanga un marchio di riferimento per i neofiti grazie a un ambiente user-friendly e a una procedura di attivazione semplificata, nel 2025 la proposta di valore di HostGator non è più così convincente. L’aumento dei prezzi e la minore competitività dei piani—soprattutto rispetto a provider come IONOS o Hostinger—lo rendono una scelta meno ovvia per chi ha un budget limitato.

Bluehost opera dal 2003 (fondata da Matt Heaton) ed è entrata a far parte di Endurance International Group nel 2010—oggi sotto Newfold Digital. È anche un registrar accreditato ICANN (inizialmente tramite FastDomain/HostMonster). Il brand si rivolge a un pubblico globale con supporto multilingua (EN, ES, FR, DE, IT, NL) e multivaluta.
Portfolio prodotti:

• Shared Hosting: piani entry-level per blog e piccoli siti, con opzioni "High Performance Hosting" che aumentano CPU/RAM e storage per carichi più pesanti.
• Managed WordPress Hosting / WordPress Cloud: stack completo ottimizzato per velocità e sicurezza (server LiteSpeed, NVMe SSD, caching integrato, CDN globale, HTTP/3, Object Cache Pro). Sicurezza con firewall, scansione malware giornaliera, mitigazione DDoS, aggiornamenti WP automatici e SSL gratuito. Extra WordPress: onboarding guidato, SSO in WP Admin, staging, backup automatici e WonderSuite (template/WonderBlocks/strumenti AI).
• VPS Hosting: compute AMD EPYC, RAM DDR5, storage NVMe, accesso root completo e setup guidato opzionale (installazione cPanel e WordPress su richiesta).
• Dedicated Servers: Xeon di ultima generazione con NVMe, root access e supporto gestito; pensati per applicazioni ad alto traffico.
• Domini & Email professionale: registrazione domini ed email brandizzata; rivendita di Google Workspace (nuovi piani che evidenziano le funzionalità AI/Gemini di Google).
• Servizi di Web Design: team interno che realizza siti e store WordPress su misura (copy SEO, design, onboarding e modifiche post-lancio).

Bluehost resta un provider ricco di funzionalità e incentrato su WordPress, con ampia copertura di piani (shared → VPS → dedicati). La scala del marchio garantisce strumenti integrati e curati; tuttavia, utenti di lunga data hanno notato oscillazioni qualitative con i cambi di proprietà e un marketing aggressivo nelle affermazioni "best/top-rated".

Blue Host era un’azienda di hosting affidabile e molto attiva, ma la qualità è progressivamente calata dopo una serie di acquisizioni—un trend confermato anche dalle recensioni WHTop. L’azienda continua a citare vecchi riconoscimenti di ReviewSignal, una piattaforma oggi chiusa e con credibilità limitata, danneggiando ulteriormente l’immagine.

Negli anni scorsi Bluehost ha cercato di espandersi a livello internazionale, arrivando a gestire bluehost.cn (defunta nel 2025) e acquisendo numerosi domini locali in vari paesi per consolidare il marchio.

Nell’agosto 2021, Newfold Digital—la casa madre di Bluehost—ha acquisito Yoast, il noto plugin SEO per WordPress. Da allora, Bluehost ha promosso Yoast nei suoi pacchetti hosting, mossa vista come tentativo di aumentare i margini.